Inventato da Rodolfo Cimino per dare a Paperone una spalla su cui piangere e su cui sfogarsi, il povero Battista è il ritratto della lealtà. Paperone lo paga poco, gli chiede molto, gli concede ancora meno. Eppure tra i due nel corso degli anni si è sviluppato un rapporto piuttosto affettuoso, anche se tacito. Battista si prende cura del suo principale come se si trattasse di un bambino, e Paperone... si fida di lui. E trattandosi di Paperone questa è già una grande cosa. Inizialmente Battista non aveva un aspetto preciso, ma progressivamente si è fatta strada la caratterizzazione che lo vuole come un canide dal naso all'ingiù e con una zazzera di ricci rossicci. La cosa curiosa è che nelle sceneggiature di Cimino, sotto forma di storyboard, il personaggio appariva già così sin dal principio!
Prima apparizione nei fumetti:
nella storia Zio Paperone e l’angolare di sicurezza di Rodolfo Cimino e Massimo De Vita pubblicata sull’Almanacco Topolino n. 125 del maggio 1967 (si tratta della prima apparizione del Battista “italiano”, la cui personalità è considerata oggi quella ufficiale). L’attuale personaggio è un’evoluzione del maggiordomo Firmino presente delle storie barksiane.
Segni particolari:
serio, affidabile, ingegnoso e riservato, Battista è un maggiordomo tuttofare talmente affezionato a Paperone da lavorare senza sosta per lui, nonostante il più che misero salario.topolino.it