mi sono fatta 10 km di corsa sono carica al massimo
cosa c'è scritto nella lattina?
cosa c'è scritto al centro del ventilatore?
mi sono fatta 10 km di corsa sono carica al massimo
cosa c'è scritto nella lattina?
cosa c'è scritto al centro del ventilatore?
regalino a tutti gli amici sinceri di Paperino cmq tutti possono vedere e sentire il video grazie un abbraccione vi voglio bene siete la mia vita ciauuu avevo dimenticato aprite il video per apprezzare il regalino club dei cartoni
Lo avete chiesto in tantissimi e finalmente a pochi giorni dall’evento possiamo rivelare in tutta la sua interezza il programma ufficiale della manifestazione, nella speranza che questa prima edizione sia la base per un futuro prospero e ricco di cultura e divertimento. Scaricatelo cliccando QUI Ricordiamo a tutti che il programma è frutto di un lavoro di incastri davvero molto complesso. Districarsi tra le decine e decine di eventi in programma è davvero un’impresa! Quindi, qualora doveste riscontrare incongruenze, imprecisioni, sviste o refusi vi chiediamo di essere clementi e segnalarlo all’email info@palermocomiccon.it così da poter subito correggere. Grazie per il vostro sostegno
Papero sono nel club non mi fare aspettare altrimenti vado via ma chi sei? lo sai benissimo chi sono vuoi giocare sempre ahh misti arrivo subito
un bacio grande grande da ..........
buona domenica una rosa gigante per te
Grandi festeggiamenti per l'idraulico italiano Anche Google ha deciso di tributare un piccolo omaggio a Super Mario, la mascotte di Nintendo. Per scoprire quale andate sul noto motore di ricerca e cercate la stringa "Super Mario Bros." Sulla destra vedrete apparire il box riportato nell'immagine sottostante. Vedete l'iconico box lampeggiante con sopra il punto interrogativo? Cliccateci sopra e divertitevi (dopo il centesimo click sentirete il suono della conquista di una vita extra).
multiplayer.it di Simone Tagliaferri
auguri Mario da parte del club dei cartoni
NON TI ARRABBIARE PAPERINO NON NE VALE LA PENA......
STEFY
in queste immagini possiamo vedere come sono diventate oggi E si, avete mai pensato che anche le Principesse della Disney potessero diventare delle dolcissime vecchiette? Io no, le ho sempre immaginate come ci sono state proposte nei cartoni animati. Per me loro sono eternamente giovani e belle, ma Loryn Brantz, una illustratrice di BuzzFeed, ha creato per loro anche una vita da anzianotte. Il risultato sono delle immagini spettacolari che mi fa piacere condividere con voi.
Per ognuna di loro, non c’è solo l’immagine che immortala l’avanzare dell’età, ma anche la spiegazione di cosa è successo nella loro vita.
Jasmin – Walt Disney Studios / Loryn Brantz / BuzzFeed –
Curiosità: Jasmine e Aladdin ebbero quattro figli – due ragazze e due ragazzi. Tutti i loro figli ora gestiscono varie associazioni di beneficenza.
Ariel – Walt Disney Studios / Loryn Brantz / BuzzFeed –
Curiosità: Ariel ha continuato a essere una famosa biologa marina. Il suo lavoro ha contribuito a salvare diverse specie di pesci dal baratro dell’estinzione.
Mulan – Walt Disney Studios / Loryn Brantz / BuzzFeed –
Curiosità: Mulan è ambasciatrice della Cina
La Bella Addormentata nel Bosco – Walt Disney Studios / Loryn Brantz / BuzzFeed –
Curiosità: Aurora vive ancora con il principe Filippo e hanno 10 nipoti. Tutti si riferiscono a lei come “Nana Roro”.
La Bella e la Bestia – Walt Disney Studios / Loryn Brantz / BuzzFeed –
Curiosità: Belle ha aperto una biblioteca e ora la gestisce.
Tiana – Walt Disney Studios / Loryn Brantz / BuzzFeed –
Curiosità: Tiana si è dedicata in toto alla cucina e ha aperto un ristorante
Cenerentola Walt Disney Studios / Loryn Brantz / BuzzFeed
Curiosità: Cenerentola e il Principe Azzurro ora vivono in una fattoria nel Vermont. Oggi preferiscono la compagnia dei topi piuttosto che quella degli esseri umani.
Hercules – Walt Disney Studios –
Curiosità: Purtroppo Meg è morta poco dopo le riprese di Hercules – una leggera brezza soffiava su di lei dalla cima del Monte Olimpo. R.I.P
leggilo.net di Fabiana Cipro
Perfette, vitino da vespa e sempre bellissime, ma come sarebbero se fossero state un po' più morbidose? Le principesse Disney con qualche chilo in più! Si fa un gran parlare di modelli femminili che ci vengono proposti in modo errato. Neanche la Disney è esente da critiche a questo proposito, le sue principesse sfoggiano sempre fisici incredibilmente perfetti, mai un capello fuori posto, unghie curatissime e abiti meravigliosi indossati su vitini striminziti. Così come per la famosa Barbie, anche per i cartoni animati ci sono state polemiche, e sul web è già presente una petizione che chiede alla Disney una principessa ‘morbidosa’ e più realistica. Questo anche perché i cartoni animati sono diretti principalmente ai bambini e mostrare loro che si può essere bellissime anche con forme e dimensioni diverse, potrebbe non essere una cattiva idea.Dopo l’uscita dell’adattamento cinematografico di Cenerentola, Kenneth Branagh, l’attrice che ha ricoperto il ruolo della principessa ha rivelato di aver dovuto indossare uno strettissimo corsetto che le assottigliasse maggiormente il girovita: “In realtà, l’abito era una sfida anche per me. Io ho il girovita piccolo, certo, ma per indossarlo mi hanno anche messo un corsetto stretto all’impossibile. Ho cominciato a piangere disperatamente!”Vediamo quindi come sarebbero potute apparire le bellissime principesse Disney se avessero avuto qualche chiletto in più.
Biancaneve (Immagine Huffingtonpost.co.uk)
Jasmine (Immagine Huffingtonpost.co.uk)
Ariel (Immagine Huffingtonpost.co.uk)
Cenerentola (Immagine Huffingtonpost.co.uk)
Belle (Immagine Huffingtonpost.co.uk)
Pocahontas (Immagine Huffingtonpost.co.uk)
Elsa (Immagine Huffingtonpost.co.uk)
E qua ci sono anche le immagini delle stesse principesse se avessero avuto il girovita corrispondente alla realtà della loro costituzione.
Immagine BuzzFeed / Loryn Brantz / Walt Disney Studios
leggilo.net di Fabiana Cipro
50 Sfumature di Grigio, è anche fonte di ispirazione per coloro che hanno una grande fantasia. Il sito Cosmopolitan.com ha pubblicato nove immagini dove compaiono le coppie più famose della Disney mentre interpretano Dakota Johnson e Jamie Dornan. Il risultato è un cartone animato un po’ hot…
1. Ariel ed Eric, La Sirenetta
2. Tiana e Naveen, La principessa e il ranocchio
3. Aurora e Filippo, La bella addormentata nel bosco
4. Jasmine e Aladdin, Aladdin
5. Mulan e Li Shang, Mulan
6. Cenerentola e il Principe Azzurro, Cenerentola
7. Pocahontas e John Smith, Pocahontas
8. Belle and Beast, La Bella e la Bestia
leggilo.net di Fabiana Cipro
Se vivesse nel mondo reale, dove sarebbe nato Rufy? E Nami? Qualche anno fa Eiichiro Oda assegnò ad ognuno dei membri della ciurma di Cappello di Paglia una nazionalità…“Se One Piece si svolgesse nel nostro mondo, dove sarebbero nati i nove membri della ciurma di Cappello di Paglia?”Qualche anno fa, nella rubrica di Domande&Risposte di Weekly Shonen Jump, un lettore rivolse questa domanda a Eiichiro Oda; del resto, è innegabile che alcune delle isole su cui i protagonisti del suo manga hanno fatto (o faranno) tappa siano ispirati a nazioni del nostro mondo, come il Paese di Wa da cui provengono Kin’emon e Momonosuke, ed è probabile che il mangaka avesse già riflettuto sui luoghi di provenienza “reali” dei suoi personaggi principali.Oda rispose alla richiesta, e ultimamente la scan della pagina con le sua indicazioni è ritornata virale nei forum giapponesi; nel caso all’epoca vi fossero sfuggite ecco quindi le nazionalità dei protagonisti di One Piece se fossero nati sulla Terra:
Monkey D. Rufy verrebbe, secondo il suo creatore, dal Brasile:
Zoro, e qui poche sorprese, dal Giappone
Frankie, con la sua passione per le stelle e la tecnologia bellica, dagli USA:
Nami sarebbe scandinava, più precisamente svedese:
Tony Tony Chopper nasce nelle foreste innevate del Canada:
Usopp in Africa (Oda non è stato più preciso di così):
Nico Robin verrebbe dalla Russia:
Sanji, nonostante il nome, dalla Francia:
e per finire Brook dall’Austria, unico tra i 9 pirati ad essere nato in un paese senza mare:
mangaforever.net di Federico Salvan
Insieme possiamo fare di più Aiuta con una donazione e Google offrirà un contributo di pari valore L'Europa, il Medio Oriente e il Nord Africa stanno affrontando l'emergenza dei migranti e dei rifugiati, la più grande crisi umanitaria globale dalla Seconda Guerra Mondiale. Google ha donato 1 milione di euro alle organizzazioni che si occupano di aiuti umanitari in prima linea. Oggi ti invitiamo a unirti a noi e a fare la tua donazione. Per raddoppiare l'impatto di questo contributo, Google devolverà un valore pari alla tua offerta per i primi 5 milioni di euro in donazioni in tutto il mondo, fino a raccogliere 10 milioni di euro da destinare agli aiuti umanitari.La tua donazione verrà trasmessa direttamente a Network for Good, che poi la distribuirà a quattro organizzazioni non profit impegnate nell'aiuto di rifugiati e migranti. Queste organizzazioni non profit si stanno mobilitando per fornire primo soccorso (riparo, cibo, acqua e cure mediche) e per tutelare la sicurezza e i diritti delle persone bisognose. Google coprirà tutte le spese di gestione in modo che il 100% della tua donazione sia destinata ai casi di massima necessità. questo si che e un aiuto se volete fare la vostra parte cliccate Google.com troverete tutto quello che c'è da sapere in totale trasparenza
ADDIO PAPERINO......
STEFY
torna la tata con l'ombrello, 51 anni dopo la Disney pensa al sequel Il classico del 1964 arriverà al cinema in una nuova versione. Il sequel sarà ambientato sempre a Londra ma vent'anni dopo rispetto alle avventure originali del personaggio interpretato da Julie Andrews È passato oltre mezzo secolo, per la precisione 51 anni, da quando sul grande schermo arrivò Mary Poppins, storia magica della tata volante, aiutata da un ombrello, diretto da Robert Stevenson e basato sulla serie di romanzi dell'australiana Pamela Lyndon Travers. Un classico che sembrava intoccabile, almeno fino a oggi, giorni in cui sono sempre di più i film cult che vengono presi, rivisti, ripensati e riportati al cinema. Non c'è titolo che tenga, nessuno è intoccabile. Così devono aver pensato alla Disney, e a Hollywood in generale, visto che è in preparazione il sequel di uno dei loro maggiori successi. La notizia, diffusa da Enteirtainment Weekly, svela che la storia si baserà sulla vita della famiglia Banks (lo sfondo delle imprese dell'omonima bambinaia/maga Mary Poppins interpretata nell'originale da una magnifica Julie Andrews) 20 anni dopo in una Londra nell'era della depressione post 1929.Il nuovo film trarrà nuovamente ispirazione dalla serie di romanzi di Pamela Lyndon Travers, la sceneggiatura sarà curata da David Magee (Vita di Pi) mentre alla coppia composta da Marc Shaiman e Scott Wittman (Hairspray e Smash) è stato affidato il compito di comporre le musiche. Alla regia ci sarà il coreografo Rob Marshall, lo stesso di Memorie di una geisha e Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare. Ancora ignoto, invece, il nome della protagonista che avrà il difficile incarico di trasformarsi in Mary Poppins. L'unica cosa certa è che, dalle musiche, non ci saranno rivisitazioni della canzoni-culto con cui più di una generazione è cresciuta, come lo scioglilingua "supercalifragilistichespiralidoso" o "basta un poco di zucchero e la pillola va giù". Chissà che tipo di modernità porterà sullo schermo la Disney. Vent'anni dopo nella Londra della surreale, fatata Mary Poppins, 51 anni più in là per tutti noi esseri terreni. repubblica.it
Oltre quaranta disegnatori e novanta tavole per raccontare a fumetti le mafie e gli eroi che l'hanno combattuta. È "Mc mafia", la mostra dal 23 settembre al Museo di Roma in Trastevere che per la prima volta raccoglie la produzione fumettistica italiana dal dopoguerra ad oggi dedicata all'impegno contro mafia, camorra e 'ndrangheta. Gipi, Makkox, Vincino e Sergio Staino sono solo alcuni degli autori in mostra, per un'esposizione curata dal Museo del Fumetto di Cosenza e da Cluster, che si arricchisce anche di una sezione speciale con storici oggetti appartenuti a personaggi iconici della lotta alla criminalità come Pio La Torre, Pippo Fava e Giovanni Spampinato. L'apertura della mostra (inaugurazione martedì 22 settembre), coincide con il via a "#Restart", festival della creatività antimafia e dei diritti promosso dall'associazione "daSud", che fino al 27 settembre porterà musica, teatro e cinema in diversi punti della città di STEFANO PETRELLA
Museo di Roma in Trastevere, Piazza Sant'Egidio 1/b, da mercoledì 23 settembre a domenica 8 novembre, infotel: 060608
repubblica.it
NON RITORNARE ARRABBIATO NON
NE VALE LA PENA ESSERE NERVOSI X POCO
STEFY
immagine deticata a Stefy
Fino ad oggi relegato agli ambiti della magia e delle favole, un autentico mantello dell'invisibilità è stato messo a punto in questi giorni da un gruppo di ricerca facente capo all'Università della California, dal Lawrence Berkeley National Laboratory e dall'università saudita King Abdulaziz, il cui lavoro congiunto ha consentito la realizzazione di un capo di abbigliamento in grado di celare alla vista ogni sorta di oggetto tridimensionale.Composto da una sottilissima pelle hi-tech che aderisce completamente al corpo che si intende celare, il mantello dell'invisibilità basa il suo funzionamento sulla presenza di finissime (circa ottanta miliardesimi di metro) lamine d'oro messe una accanto all'altra fino a formare una rete in grado di respingere la luce emanata dall'ambiente circostante e di rendere così invisibile il corpo avvolto.In pratica, la pretesa di invisibilità prodotta dal nuovo capo hi-tech si basa sulla capacità di aderire completamente all'oggetto sul quale viene indossato e di riflettere la luce secondo un particolare effetto visivo che porta l'osservatore a non percepire o il copro o a percepirlo come parte integrante dell'ambiente in cui è inserito.Descritto nei minimi dettagli sulla rivista Science, il mantello dell'invisibilità è per ora in grado di nascondere solo oggetti infinitamente piccoli e dotati di una grandezza pari a quella di due cellule o poco più, ma i ricercatori a capo del progetto assicurano che risulta possibile (almeno in linea teorica) estenderne le dimensioni a piacimento e produrre un effetto analoghi su oggetti 3D infinitamente più grandi.Se la creazione di dispositivi finalizzati all'invisibilità non è una novità tout-court, la vera innovazione consiste nell'applicare le proprietà postulate ad un vero e proprio capo di abbigliamento, potenzialmente indossabile da chiunque e perfettamente in grado di soddisfare i nostri aneliti infantili, leggi in vigore permettendo, s'intende. emergeilfuturo.it