Sungrow sta costruendo un impianto fotovoltaico galleggiante da 150 MW di potenza su un lago artificiale. Fino a pochi anni fa era una miniera di carbone
Il fotovoltaico può servire, oltre che a produrre energia pulita dal sole, anche a riqualificare ex siti minerari fortemente inquinati. Come nel caso del sito di Huainan, nella provincia di Anhui in Cina, che è ha ospitato per decenni una miniera di carbone e che, tra non molto, diventerà la sede del più grande impianto fotovoltaico galleggiante del mondo.
Come in quasi tutte le miniere di carbone abbandonate, anche a Huainan è nato un lago inquinato: scavando in cerca del combustibile fossile più sporco di sempre, infatti, l'industria mineraria normalmente pompa dalle profondità del sottosuolo acqua dolce di risalita. Che è spesso inquinata dalle sostanze chimiche utilizzate per scavare e dai metalli che naturalmente si trovano sotto terra. Quando la miniera viene chiusa e abbandonata quest'acqua non viene più pompata e portata via e, così, in pochi anni si viene a formare un lago artificiale fatto di acqua inquinata. Un sito inutilizzabile per la stragrande maggioranza delle attività economiche, ma non per il fotovoltaico.
Sungrow, infatti, ha deciso di utilizzare il lago artificiale come base per il suo mega progetto di fotovoltaico galleggiante: delle enormi zattere ancorate con dei cavi al fondale ospitano i pannelli solari fotovoltaici mentre, tra una zattera e l'altra, sono stati piazzati gli inverter che convertono l'energia a corrente continua prodotta dai pannelli solari in energia a corrente alternata che può viaggiare nella rete elettrica nazionale cinese.
Cao Renxian, CEO e presidente di Sungrow, ha dichiarato alla rivista di settore cinese PV-Tech che il nuovo progetto dovrebbe essere ultimato entro l'anno. Quindi, se i tempi verranno rispettati, è assai probabile che i 150 MW di energia pulita di Huainan verranno allacciati alla rete a inizio 2018.
"Le banche - ha specificato Renxian - ci danno supporto finanziario perché, anche se il ritorno economico di questi impianti galleggianti è inferiore a quello degli impianti montati a terra, questo tipo di impianti non ha problemi di mercato immobiliare".
ecoblog.it di Peppe Croce