Il famoso cartone giapponese in 12 dvd rimasterizzati, da oggi con la Gazzetta dello Sport. La collezione raccoglie 46 episodi
L’AUTORE— Il creatore dell’anime è sempre Go Nagai, genio del fumetto e dell’animazione giapponese. Autore dalla sensibilità adulta (celebre il suo straordinario Devilman, ispirato alla Divina Commedia), Nagai ha anche firmato storie erotiche ma sarà ricordato soprattutto per i cicli dei robot galattici quali Mazinga Z (1973), Il Grande Mazinger (1974), Goldrake (Grendizer in originale, 1975) e, infine, Jeeg Robot che va in onda in Giappone dal 5 ottobre 1975. In totale 46 episodi nei quali Nagai racconta l’infinita battaglia per la Terra di Hiroshi Shiba, ricco giovane giapponese, campione del mondo di Formula Uno (altro che Kobayashi!), figlio del professor Shiba, scienziato e archeologo di fama mondiale.
LA STORIA— Il padre di Hiroshi è depositario di un terribile segreto: in una delle sue ricerche ha scoperto una campana di bronzo appartenuta al feroce popolo Yamatai. Una civiltà nemica in arrivo dal passato, ibernata e dormiente, ma che un giorno potrebbe risvegliarsi: come naturalmente accade per una serie di circostanze legate al fatto che lo stesso professor Shiba ha miniaturizzato la campana e l’ha inserita nel corpo dell’ignaro Hiroshi. E sarà guerra. Con Hiroshi che si trasforma in Jeeg per difendere la Terra, e con il padre, benché ucciso, in qualche modo sempre al suo fianco… Una soap-opera avventurosa, ricca di personaggi molto umani tra i quali la bella Miwa, il professor Dairi, Kikue (mamma di Hiroshi) e Mayumi (la sorellina).
IL COFANETTO— La collana si compone di 12 dvd settimanali. Il primo al prezzo speciale di 1,99 euro (più il quotidiano), il secondo a 5,99 euro (con il cofanetto), e dal terzo (con il regalo un poster gigante) a 9,99 euro. Edizione integrale e completa, con audio e video rimasterizzati, tutte le scene "tagliate" ai tempi della trasmissione tv, l’opzione con l’audio giapponese con sottotitoli in italiano e i disegni originali di Nagai. Nostalgia canaglia. di Fabio Licari gazzetta.it