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Channel: club dei cartoni
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San Valentino Paperina con cuore glitter

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san valentino paperina con cuore glitter

passate un bel fine settimana festoso con il vostro amore


Cane guida incontra Pluto e diventa famoso

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cartone animato pluto gif

I cani non sono solo fra gli animali domestici più amati, ma sono da sempre protagonisti dell’immaginario collettivo di grandi e piccini, in particolare per i numerosi personaggi di fantasia tra cartoni animati e fumetti. Ed è proprio grazie a uno di questi personaggi, Pluto, che giunge l’ennesima condivisione virale sui social network. Protagonista è un piccolo cane guida che, incontrato il pupazzo, si dimostra dolce e incuriosito.Il tutto accade presso il Disney World di Orlando, negli Stati Uniti, dove un piccolo cane guida ha potuto incontrare il suo corrispettivo in pupazzo, naturalmente un uomo travestito dall’amato personaggio dei cartoni animati. Il cagnolino, forse incuriosito da un simile così cresciuto in dimensioni, si accuccia e si avvicina con dolcezza, nel tentativo di avviare una sessione di gioco. Il tutto di fronte agli occhi ammirati dei visitatori del parco divertimenti, ma anche agli obiettivi attenti degli smartphone. Il filmato, pubblicato su Facebook, è divenuto immediatamente virale collezionando numerosi retweet e condivisioni.Ace, questo il nome del cagnolino, fa parte della squadra dei quadrupedi addestrati Guide Dogs of America, animali dalla formazione adeguata per assistere non vedenti e persone affette dalle più svariate disabilità. Il cagnolino è entrato nel gruppo lo scorso gennaio e, prima che possa definitivamente entrare in servizio, passeranno probabilmente altri sei o otto mesi di training. Dopodiché verrà abbinato a un compagno umano, per renderne la vita più semplice e soddisfacente.Nel frattempo, il cagnolino e l’associazione che lo accudisce si godono l’improvvisa popolarità, conquistata a suon di “mi piace”, condivisioni e cinguettii su Twitter. L’animale, infatti, è uno dei protagonisti di questa giornata sui social network, tanto da entrare per qualche istante anche nei trending topic mondiali. E chissà che, in un futuro non troppo lontano, il cane non si possa ricongiungere nuovamente con quel Pluto che tanto l’ha incuriosito.   greenstyle.it

per vedere il video clicca Ace

 

 

Barbie curvy la bambola del 2016

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Barbie curvy

A 59 anni di distanza dalla prima Barbie, Mattel ha pensato a una silhouette più realistica per la sua nuova icona 2016, scatenando dubbi e perplessità sulla scelta Quest’anno Barbara Stefania Roberts compie 59 anni. Meglio conosciuta come Barbie, si può considerare tutt’altro che una vecchietta in pensione.

Dalla sua nascita nel 1959, Barbie è sempre stata un’icona di stile e una valida rappresentate delle diverse epoche storiche in cui ha vissuto, grazie alle continue trasformazioni che l’hanno caratterizzata negli anni e alla capacità – sua e dell’azienda produttrice – di adattarsi alla contemporaneità, tanto che il Mudec (Museo delle Culture di Milano) le ha dedicato un’intera mostra, che ripercorre quello che Barbie è stata ed è per le diverse generazioni di bambine e non solo.

Proprio come le donne vere, anche Barbara è cambiata negli anni: dagli outfit alla parola, fino ad una vera e propria trasformazione fisica. Nel 2016 Mattel, brand produttore della famosa bambola, annuncia il lancio di Barbie curvy, petite e tall.

Barbara Stefania Roberts, icona di stile

9 marzo 1959, è questa la data di nascita di Barbie, forse la più famosa creazione Mattel.

La sua storia inizia quando Ruth, moglie di Elliot (la sillaba “el” dello storico marchio), inizia a desiderare di cambiare il mondo della bambola tradizionale, da figlia adorata a modello identificativo per le bambine dell’epoca. Di ritorno da un viaggio in Svizzera, Ruth porta con sé quella che può essere considerata la mamma di Barbie, Lilli, celebre personaggio protagonista dei fumetti tedeschi.

Da allora Barbie ha sempre rappresentato un’icona per il mondo infantile e non, perfett modello dei tempi, delle mode, dei mestieri, paladina di amicizia e relazioni, in grado di essere la protagonista di decine di milioni di storie, oltre che fidata modella di stilisti e personaggi famosi in tutto il mondo.

Le critiche principali mosse fin da subito a Mattel sono quelle riguardanti la creazione di un modello di bellezza stereotipato, che non rispecchia la realtà, nonché l’accusa di “furto di infanzia” legata al fatto che la Barbie rappresenta una visione troppo adulta del mondo; sta di fatto che, già al suo debutto, Barbie ha il successo assicurato, con 350mila bambole vendute nel 1959.

Barbie prende vita: Hello Barbie e la questione della privacy

Hello Barbie, la Barbie bella e con il cervello, in grado di pensare e di intrattenere una conversazione con chiunque le parli, è una novità nel mondo Mattel che sconvolge e porta con sé non poche polemiche.

La storia vuole che la piccola Toby, figlia del capo software della Pixar Jacob, chiese al padre di poter parlare con Barbie. Nel 2011 Jacob, cuore di papà, coinvolse l’amico e collega ingegnere Martin Reddy nella fondazione di ToyTalk, startup oggi milionaria impiegata nella creazione di programmi come PullString per dar voce ai giocattoli, software alla base anche di Hello Barbie.

La nuova Barbie pensante e parlante è dotata di una sorta di sistema di storage di informazioni che vengono richiamate per rispondere con frasi di senso compiuto, attraverso un algoritmo che ne decifra la richiesta e ricerca la risposta nel momento esatto in cui un bambino le pone una domanda, il tutto funzionante attraverso un collegamento wi-fi.

Anche questo cambiamento ha portato con sé, come sempre, qualche polemica: in questo caso sono i genitori a ribellarsi contro Barbie, accusando Mattel e ToyTalk di archiviare senza permesso le conversazioni dei figli con la bambola, violando le norme di privacy. ToyTalk però si difende dichiarando che un genitore può riascoltare le conversazioni intrattenute dai figli con Barbie per decidere di cancellarle, anzi, sottolinea che Hello Barbie può divenire un supporto al genitore, che può intervenire nell’educazione del figlio una volta riascoltato il dialogo, soprattutto perché la bambola viene vista come una confidente ed amica dai suoi piccoli amici, creando con il bambino un clima sereno e confidenziale anche su argomenti delicati o segreti.

Barbie Curvy, Petite, Tall, 6 tonalità di pelle, 19 colori degli occhi. È arrivato il cambiamento?

28 gennaio 2016, la copertina del Time recita: “E ora possiamo smetterla di parlare del mio corpo?”. Nessuno scoop particolare, se non fosse che a pronunciare questa frase non è una modella qualunque, ma l’icona della moda per eccellenza: Barbie.

Mattel ha infatti in programma durante quest’anno di lanciare la Barbie cury, petite e tall, cambiandole carnagione, fino a 6 tonalità, variando in 19 opzioni il colore degli occhi e pettinandole in 20 modi diversi i capelli. Il tutto è coperto da segreto, tanto che la strategia si è trasformata in un vero e proprio progetto segreto, il Progetto Dawn.

Cosa c’è di bello nella nuova Barbie e nella strategia di Mattel? La bambola punta ad adattarsi ad un pubblico più ampio di consumatori, stravolgendo il mito della bellezza bionda, alta e magra.

Dov’è il lato brutto del nuovo progetto Mattel? La Barbie nasce per sfilare, per essere vestita e svestita cambiandone di continuo abiti e accessori, ma una Barbie curvy e una original non potranno sicuramente scambiarsi i vestiti come buone compagne di stanza.

La domanda quindi sorge spontanea, perché creare una nuova linea di bambole? Un piccolo indizio: Mattel ha registrato un calo delle vendite del 20% dal 2012 al 2014, vendite che hanno continuato a scendere anche nel 2015, colpevole anche Hasbro, che ha strappato alla concorrenza l’esclusiva sulle principesse Disney (circa 500 milioni di dollari di vendite). Qualcosa di nuovo, insomma, era più che necessario.

Per Mattel il 2016 rappresenta un nuovo 1959, la creazione di una nuova bambola rivoluzionaria in grado di far sognare bambine di tutte le generazioni con un look contemporaneo.

Per il momento le nuove Barbie sono acquistabili solo online, soprattutto per motivi logistici e di distribuzione: per i commercianti è necessario un cambio totale sugli scaffali per ospitare le confezioni di varie misure.

Barbie non è più la stessa? Staremo a vedere se nell’immaginario comune Barbie rimarrà l’iconica bionda o se diventerà anche un po’ mora, un po’ curvy, un po’ bassa o un po’ asiatica e se la scelta del politically correct riporterà Mattel sulla cresta del successo.

ninjamarketing.it Valentina Missaglia


San Valentino semplice

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san valentino in panchina e con fiori

a noi basta stare insieme per la festa di San Valentino ci siamo comprati una pianta

San Valentino da studenti

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san valentino bambini

noi ci amiamo da quando andavamo alle scuole elementari

San Valentino lo passiamo con i nostri genitore

San Valentino in mongolfiera

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san valentino momgolfiera con pupazzi

noi ci siamo regalati per San Valentino un giro in mongolfiera troppo bello

Auguri da Lamu'!!!!

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LAMU'


AUGURA  UN  BUON  SAN  VALENTINE'S  DAY

A  TUTTI!!!!



 

FELICE POMERIGGIO


San Valentino cupido

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cupido animato

dove sei? fatti colpire dalla mia freccia

vignetta di Peanuts

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vignetta di Peanuts

ecco, Sally.. buon San Valentino

WHAAH!

scusami mi sono quasi commossa!

San Valentino glitter

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san valentino glitter

buongiorno innamorati la colazione e pronta buon San Valentino

Francesca Michielin Nessun grado di separazione testo e video ufficiale

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francesca michielin bozzetto dell’abito di sanremo


È la prima volta che mi capita
Prima mi chiudevo in una scatola
Sempre un po’ distante dalle cose della vita
Perché così profondamente non l’avevo mai sentita
E poi ho sentito un’emozione accendersi veloce
E farsi strada nel mio petto senza spegnere la voce
E non sentire più tensione solo vita dentro di me
Nessun grado di separazione
Nessun tipo di esitazione
Non c’è più nessuna divisione tra di noi
Siamo una sola direzione in questo universo
Che si muove
Non c’è nessun grado di separazione
Davo meno spazio al cuore e più alla mente
Sempre un passo indietro
E l’anima in allerta
E guardavo il mondo da una porta
Mai completamente aperta
E non da vicino
E no non c’è alcuna esitazione
Finalmente dentro di me
Nessun grado di separazione
Nessun tipo di esitazione
Non c’è più nessuna divisione tra di noi
Siamo una sola direzione in questo universo
Che si muove
Nessun grado di separazione
Nessuna divisione
Nessun grado di separazione
Nessun tipo di esitazione
Non c’è più nessuna divisione tra di noi
Nessuna esitazione
Siamo una sola direzione in questo universo
Che si muove
E poi ho sentito un’emozione accendersi veloce
E farsi strada nel mio petto senza spegnere la voce

per vedere il video clicca Francesca

Buon San Valentino!!!

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GUARDA IL PESCIOLINO CHE FA?!!!


CIAUUUU PAPERINO!!!

 


SAN VALENTINO

 


buon san valentino....

La cena di Paperino!

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Paperino a cena per San Valentino!!!!

 

 

 

 


buongiorno gif

buongiorno !!! un bacio da me marzia

Oscar 2016 tutte le nomination

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topolino con il premio oscar

sono state annunciate le nomination per gli Oscar 2016, a Hollywood, California. Quella di quest’anno è la 88esima edizione dei premi Oscar (in realtà chiamati Academy Awards), la cerimonia di premiazione avverrà il 28 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles e sarà condotta dall’attore e comico Chris Rock, che aveva già condotto la 77esima. Normalmente si parla solo delle categorie più importanti, come “miglior film” o “miglior attore protagonista”, ma in totale ce ne sono 24 di categorie da premiare: la decisione di chi premiare viene presa dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (Academy, in breve), un’organizzazione composta da persone che fanno parte di ogni ruolo del cinema (registi, attori, direttori della fotografia, costumisti e così via). I film che quest’anno hanno ricevuto più nomination agli Oscar sono The Revenant, Mad Max: Fury Road e The Martian, ma sono andati bene anche Carol, Spotlight, Bridge of Spies (tutti con sei nomination) e The Big Short  (con 5 nomination). Per chi già se lì è dimenticati, questi sono i vincitori dei Golden Globes del 2016 e questi i vincitori degli Oscar del 2015.

I membri dell’Academy che votano per gli Oscar (e, prima, per decidere le candidature agli Oscar) sono circa seimila. Per decidere le nomination i membri di ogni ruolo votano i candidati per le rispettive categorie (i direttori della fotografia votano per la miglior fotografia, per esempio). I candidati per il miglior film sono invece votati da tutti i membri dell’Academy.

Miglior film

Big Short

The Revenant

The Martian

Mad Max: Fury Road

Bridge of spies

Spotlight

Brookyln

Room

Miglior attore protagonista
Leonardo DiCaprio, The Revenant
Bryan Cranston, Trumbo
Eddie Redmayne, The Danish Girl
Matt Damon, The Martian
Michael Fassbender, Steve Jobs

Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett, Carol
Brie Larson, Room
Jennifer Lawrence, Joy
Charlotte Rampling, 45 Years
Saoirse Ronan, Brooklyn

Miglior attore non protagonista
Mark Rylance, Bridge of Spies
Sylvester Stallone, Creed
Tom Hardy, The Revenant
Mark Ruffalo, Spotlight
Christian Bale – The Big Short

Miglior attrice non protagonista
Rooney Mara, Carol
Kate Winslet, Steve Jobs
Rachel McAdams, Spotlight
Alicia Vikander, Ex Machina
Jennifer Jason Leigh, The Hateful Eight

Miglior regia
Alejandro Inarritu, The Revenant
Tom McCarthy, Spotlight
George Miller, Mad Max: Fury Road
Adam McKay, The Big Short
Lanny Abrahamson, Room

Miglior montaggio
The Big Short
Mad Max: Fury Road
The Revenant
Star Wars: The Force Awakens
Spotlight

Miglior film straniero
Embrace of the serpent
Son of Saul
Mustang
A war
Theeb

Miglior colonna sonora originale
Star Wars: il risveglio della Forza (John Williams)
The Hateful Eight (Ennio Morricone)
Bridge of Spies (Thomas Neuman)
Sicario (Denis Villeneuve)
Carol (Carter Burwell)

Miglior scenografia
The Danish girl
The Martian
Mad Max: Fury Road
The Revenant
Bridge of spies

Migliori effetti speciali
Ex Machina
Mad Max: Fury Road
The Martian
The Revenant
Star Wars: The Force Awakens

Miglior sceneggiatura non originale
The Big Short
Brooklyn
Carol
The Martian
Room

Miglior sceneggiatura originale
Bridge of Spies
Ex Machina
Inside Out
Spotlight
Straight Outta Compton

Miglior film d’animazione
Anomalisa
Boy and the world
Inside Out
Shaun the sheep
When Marnie Was there

Miglior fotografia
Carol
Hateful Eight
Mad Max: Fury Road
The Revenant
Sicario

Migliori costumi
Carol
Cinderella
The Danish Girl
Mad Max: Fury Road
The Revenant

Miglior documentario
Amy
The Look of Silence
Cartel Land
What happened, Miss Simone
Winter Fire: Ukraine’s Fight for Freedom

Miglior cortometraggio documentario
Body Team 12
Chan, beyond the Lines
Claude Lanzman: SPectres of the Shoah
A Girl in the River: The Price of Forgiveness
Last Day of Freedom

Miglior trucco e acconciatura
Mad Max: Fury Road
100 Old
The Revenant

Miglior canzone originale
Till it Happens to you (The Hunting Ground)
Simple song #3 (Youth)
Earned it (Fify Shades of Grey)
Writing on the wall (Spectre)
Manta ray (Racing Extinction)

Miglior corto d’animazione
Bear story
Prologue
Sanjay’s super team
We cant’ live without cosmos
World of tommorrow

Miglior sonoro
Star Wars: il risveglio della Forza
Mad Max: Fury Road
The Revenant
The Martian
Bridges of spies
Miglior montaggio sonoro
Star Wars: il risveglio della Forza
The Martian
Mad Max: Fury Road
The Revenant
Sicario

ilpost.it


vignetta di Peanuts

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vignetta di Peanuts

sono lusingato la maestra mi ha chiesto ancora di uscire

a scuotere le cimose

e un grande onore poud pound pound wap wap wap

chissà se nella radiografie si vede la polvere di gesso

Che fine hanno fatto i genitori di Qui, Quo, Qua?

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paperino qui quo qua

Proviamo a risolvere il mistero dell'albero genealogico di Paperopoli: perché le 3 giovani marmotte vivono con lo zio Paperino e non con i genitori?Qui, Quo, Qua presto compiranno 80 anni: sono nati nel 1937, 3 anni dopo Paperino.È una domanda che almeno una volta si sono fatti tutti i lettori di Topolino: che fine hanno fatto i genitori di Qui, Quo, Qua? Nella narrazione disneyana i tre piccoli geni infatti vivono con lo zio Paperino fin dalla loro prima comparsa  a fumetti. Ed è l'unica traccia familiare che abbiamo. Ma in realtà la loro storia è più complessa...

Nel 1934 Walt Disney presentò al mondo Paperino, amabile amico di Topolino. Donald Duck, questo il suo nome originale, ebbe un successo immediato, diventando uno dei personaggi dei cartoni animati più popolari di tutti i tempi. Tre anni dopo la sua creazione, per creargli un piccolo mondo intorno, il fumettista Al Taliaferro ebbe l'idea di dargli 3 nipotini: Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey, e Louie). Il trio debuttò il 17 ottobre 1937, quando Paperino ricevè una lettera da sua cugina, Della:

    "Caro Donald:
    Ti sto inviando i tuoi angelici nipoti Louie, Huey e Dewey, per stare con te, mentre il loro padre è in ospedale. Un petardo gigante è esploso sotto la sua sedia. I teneri fanciulli sono molto giocosi. Spero saprai apprezzarli".

Zio generoso. Paperino accolse i suoi nipoti a braccia aperte, salvo scoprire ben presto che gli angelici Qui, Quo, Qua erano instancabili ribelli. Ma cosa era successo al loro papà? Come raccontava la lettera di Della, questi era finito in ospedale dopo che un fuoco d'artificio gli era esploso sotto la sedia. A mettercelo erano stati… indovinate un po'? Qui, Quo e Qua!Quella è l'ultima volta che gli appassionati dei fumetti Disney sentiranno parlare del papà dei tre paperotti.Mater sempre (in)certa est. Ma è sulla madre che le cose si fanno più complicate: Della Duck, che nella lettera si presenta come cugina di Paperino, in un cartone animato di qualche anno dopo, si firma "sorella", senza però mai precisare che sia lei la madre delle tre pesti (potrebbe essere una zia). E il disegnatore Carl Barks quando nel 1950 creò il primo albero genealogico degli abitanti di Paperopoli attribuì la maternità dei 3 gemelli a tale Thelma. Mistero svelato dunque? No, perché in un altro albero genealogico del 1993 di Don Rosa, la madre di Qui, Quo, Qua è proprio… Della Duck.Resta allora da chiarire che fine abbiano fatto lei e il consorte. Ma solo Walt Disney potrebbe dirlo. Alcuni esperti di cose disneyane dicono che i due si sono dati alla macchia per non dover riprendere in casa le tre pesti; altri invece sono sicuri che siano morti.Fatto sta che nel 1942, nel fumetto New Spirit, Paperino adottò ufficialmente i tre, creando una sorta di famiglia di fatto. E ben gliene incolse: col tempo Qui, Quo, Qua si sono trasformati da discoli in assennate giovani marmotte, in grado di cavare d'impaccio lo zio dalle situazioni più complicate. Fino ad assumere tratti personali, riconoscibili dai lettori più attenti: il coraggio (Qui), l'impulsività (Qua) e l'intelligenza (Quo).

focus.it di  Eugenio Spagnuolo

 

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