Nella necropoli di Zeleny Yar, in Russia, gli archeologi hanno ritrovato una principessa mummificata che ha ancora denti, capelli e ciglia
Ha circa 900 anni, ma sembra non sentirli: la mummia di una principessa russa del 1100 è stata ritrovata in Siberia - nella necropoli di Zeleny Yar, vicino Salekhard - in uno stato di conservazione talmente tanto buono da impressionare i ricercatori.
A riportare la vicenda è stato il Siberian Times. (andate troverete tutte le foto) Il suo corpo era l'unico in tutta l'area ad appartenente a una donna adulta, mentre nella medesima zona giacevano i resti di altri 36 uomini, che però non hanno resistito al corso del tempo in "splendida forma" come lei.
La principessa reale ha subito un processo di mummificazione naturale e "involontaria", grazie alla bambagia, alla pelliccia e al copricapo in rame che la coprivano nella sua tomba di permafrost. La donna è morta all'età di 35 anni e ha conservato i denti, i capelli e le ciglia. Nonostante la sua testa si sia incredibilmente preservata, il resto del corpo ha subito ben altra sorte.
Sul suo volto si vedono dei segni verdi, a causa del copricapo, che le è stato lasciato in testa come prevedeva il rito di sepoltura dell'epoca. E, secondo gli archeologi, è stato proprio l'elmetto a permettere l'involontaria mummificazione del volto.
La principessa apparteneva a un villaggio di cacciatori e pescatori medievali della Siberia non ancora identificato ma sicuramente collegato con la Persia. Una popolazione, tuttavia, a maggioranza maschile, come suggerisce il fatto che nessun'altra donna o ragazza sia stata ancora rintracciata nella necropoli di Zeleny Yar.
"Questo incredibile ritrovamento ci fa capire molte cose sulla necropoli in cui giaceva" ha spiegato Alexander Gusev, archeologo del Centro di Ricerca Artico della Russia. "Prima credevamo che ci fossero solo uomini o bambini a Zeleny Yar, ora sappiamo che non è così".guarda anche il video huffingtonpost.it