La signora Michelle Killough abita con la sua famiglia a Memphis nel Tennessee (USA). La donna ha raccontato una vicenda particolare ed inquietante legata al cartone animato giapponese Death Note. Michelle è la madre di una bambina di 10 anni, il nome di quest’ultima sarebbe stato scritto da un suo compagno di scuola, su una “lista di morte”. Michelle, volendo indagare su quanto avvenuto, è arrivata alla conoscenza della serie nipponica, ispirata al fumetto di Tsugumi Oba e Takeshi Obata.
Death Note: le dichiarazioni di Michelle Killough
Michelle Killough ha parlato dell’anime di Death Note, affermando: “Leggendo al riguardo, ho scoperto che se si scrive il nome di una persona su un notebook speciale, questa muore”. Riguardo invece, quanto avvenuto a sua figlia, la donna ha dichiarato che un bambino che è solito infastidire sua figlia, ha fermato quest’ultima a scuola, dicendole: “Sei sulla mia lista di morte”.
Lo scorso mercoledì, gli insegnanti dell’istituto frequentato dalla figlia di Michelle, hanno trovato il “Death Note” del bambino, all’interno del suo libro di matematica. La scuola sta indagando al riguardo ed ha confermato alla signora Killough, come il ragazzino in questione abbia preso spunto dal celebre anime giapponese.
Death Note: l’epilogo della vicenda
Per aver tentato di “emulare” Kira, il protagonista dell’anime Death Note, il bambino era stato sospeso da scuola, ma è tornato lunedì scorso. Secondo quanto dichiarato dalla signora Killough, questi avrebbe iniziato a tormentare di nuovo sua figlia. Michelle aveva deciso, in un primo momento, di tenere la sua bambina lontana da scuola, facendola rimanere a casa. Alla donna è stato però detto che l’allontanamento della piccola dall’istituto, sarebbe stato considerato come un’assenza ingiustificata. Tuttavia, Michelle non è stata d’accordo, affermando: “Sto solo cercando di proteggere mia figlia”.
Sono stati registrati più di una decina di casi di “Death Note” negli USA. Liste di nomi stilate da alcuni studenti all’interno di presunti quaderni della morte. Giochi innocenti certo, che il più delle volte rimangono soltanto delle mere liste di nomi senza alcun atto concreto. Eppure, usando un pò di buonsenso, non possiamo non considerare infantile e sciocco questo tipo di passatempo. gingergeneration.it di Marco Della Corte