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Puoi abbronzarti anche lì, dicono le ricerche. Però devi prendere delle precauzioni. A partire dalla scelta dei cosmetici
Ormai è stato dimostrato: prendere il sole su seno e décolleté non è rischioso. Puoi indossare il costume o preferire il topless e i raggi non aumentano il rischio di carcinoma mammario. In pratica puoi esporti anche a seno nudo ma facendo attenzione, perché è una zona molto delicata e poco “allenata” a difendersi dai raggi Uv. L’esposizione deve essere graduale e ci vogliono strategie mirate, che ti indichiamo in una miniguida
Qui diamo subito una bella notizia per chi ama la tintarella: il sole, preso al meglio, fa addirittura bene. Le donne che si stendono sul lettino usando per tutto il corpo le dovute precauzioni sono più protette dal tumore al seno. Lo hanno dimostrato due studi molto estesi, di cui l’ultimo condotto dal Karolinska Institutet di Stoccolma.
Il costume giusto: occhio alla taglia
Push up o triangolo? C’è un modello ideale per proteggere il seno?
«In generale, suggerisco reggiseni comodi e non di una misura più piccola o con una forma che non è adatta ed è stata scelta solo per avere un décolleté più prosperoso. Un costume fuori misura può creare irritazioni e anche indolenzimento» spiega Alberto Luini, codirettore del Programma di senologia dell’Istituto europeo di oncologia e autore di #senonlosai, un ebook che raccoglie le risposte alle domande più frequenti sulla salute del seno. Il modello adatto, quindi, è quello che non lascia segni sulla pelle.
Il solare giusto per il seno
Se hai deciso di metterti in topless, devi scegliere un filtro molto alto, soprattutto per le prime esposizioni. I melanociti presenti in questa zona non sono abituati a produrre melanina e hanno bisogno di tempo per entrare in azione. Un filtro solare 50 o 50 +è la scelta migliore.
«Si può utilizzare sul seno un prodotto specifico per il viso che, arricchito di principi attivi, agisce contro le rughe e la disidratazione della pelle. Ed è perciò adatto a difendere anche questa parte del corpo così delicata». Ricordati di applicare la crema ogni due ore e dopo il bagno, senza scordare la zona del capezzolo, che è molto sensibile. Se soffri di mastodinia, cioè di dolori intensi al seno prima del ciclo, evita di esporlo al sole diretto durante quei giorni: le ghiandole mammarie sono infiammate e più irrorate del solito e il caldo favorisce la vasodilatazione aumentando il fastidio».
Il doposole per il seno: prima rinfrescati
Il modo migliore per tonificare i tessuti quando si rientra a casa è fare delle spugnature di acqua fredda. Poi, quando la pelle è ancora umida, stendi il doposole.
«Scegli un prodotto che contenga Omega 3 e 6 (in grado di aumentare le difese della cute) più vitamine C ed E dall’azione antiossidante» consiglia la dermatologa. Se ti sei scottata, applica per qualche giorno una pasta disinfiammante all’ossido di zinco, quella che si usa anche per la pelle dei bambini.
Il sole e il calore possono favorire il rilassamento dei tessuti del seno. Una volta a casa, prova questo trattamento. Si fa a giorni alterni e ha un’azione tonificante, nutriente e leggermente volumizzante.
«Sbatti in una ciotola un tuorlo d’uovo con un cucchiaio di miele e uno di olio di oliva» consiglia Joanna Hakimova, biologa ed esperta in rimedi naturali. «Applica il prodotto su un seno, massaggiando con movimenti circolari. Quando la maschera inizia ad appiccicarsi ai palmi, sdraiati con la schiena sostenuta da due cuscini e appoggia le mani sul seno, una sopra il capezzolo e l’altra sotto. Poi sollevale come per staccarle: la pelle opporrà resistenza. Attenta: le mani non vanno “scollate” del tutto, ma devono muoversi in su e in giù, come per compattare la pelle. Dopo 2 o 3 minuti, cambia posizione, mettendo le mani ai lati del capezzolo, parallele tra loro».
Trascorsi 5-6 minuti, passa all’altro seno, ripetendo gli stessi gesti. Alla fine, rimuovi la maschera con l’acqua fredda.
● No dopo una cura antitumorale
La chemioterapia rende la pelle più sensibile, mentre
la radioterapia favorisce le infiammazioni cutanee. È
bene, quindi, evitare l’esposizione al sole di tutta la zona,
usando maglie coprenti per i tempi indicati dal medico
e applicando creme ad alta protezione.
● Nì dopo un intervento
A ridosso di un’operazione chirurgica, di solito viene
raccomandata prudenza, ma i divieti sono limitati
a brevi periodi. Per una mastoplastica additiva, per
esempio, dalla terza settimana si può prendere il sole
a seno nudo: l’importante è proteggere la cicatrice con
un cerotto. Per esporlo direttamente ai raggi, occorre
attendere alcuni mesi.
● Sì durante una gravidanza e l’allattamento
Sì al topless per le future mamme. I raggi Uv
stimolano la sintesi della vitamina D, importante per
l’assorbimento del calcio nella donna e nel bambino.
Anche chi sta allattando può scoprire il seno: così
la pelle asciuga meglio e resta al riparo da lesioni e
cicatrici dovute all’umidità.
donnamoderna.com di Laura D'Orsi