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Channel: club dei cartoni
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Pluto

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Pluto

Erano i gloriosi anni Trenta e un Topolino ragazzino viveva le sue prime avventure a strisce in un contesto campagnolo. Un giorno, dopo una di queste, il giovane Topolino decise di presentarsi a casa di Minni per sorprenderla con un cono gelato, tenendolo dietro la schiena, ma senza accorgersi di essere seguito da un cucciolone affamato. Sulla porta di casa, però, Topolino e Minni notarono che il cono gelato non c'era più… In compenso c'era un simpatico cagnolone, pronto a essere adottato! Da allora il buon Pluto non se n'è mai andato. E anche se inizialmente Minni l'aveva preso con sé chiamandolo Rover, ben presto è Topolino a diventarne il custode ufficiale, sigillando un’amicizia che continua ancora oggi, tanto sullo schermo quanto sulla carta stampata.

È nell'animazione però che Pluto ha potuto dare il meglio di sé. Animatori dello staff di Walt come il geniale Norman Ferguson capirono infatti che un animale non antropomorfo come Pluto poteva fornire il pretesto per evolvere ulteriormente quest'arte. Pluto non poteva parlare, quindi gli animatori dovettero esercitarsi a rappresentare sullo schermo le sue emozioni, concentrandosi su quello che il personaggio pensava, piuttosto che sulle sue azioni. Il personaggio di Pluto era tutto basato sulla pantomima, sulla recitazione. E questo piacque al pubblico. Dopo aver duettato a turno con gli altri personaggi della banda Disney, il cagnolone si aggiudicò quindi una serie di corti tutta sua, in cui veniva messo a confronto con altri quattrozampe del circondario come la cockerina Fifì e la bassottina Dinah, sue fidanzatine, o il bulldog Butch e il gattino Figaro, suoi rivali. Insomma, le sue scaramucce da cortile potranno sembrare poca cosa, ma al caro vecchio Pluto il mondo del cinema deve davvero molto!

Prima apparizione sullo schermo: nel cartoon The Chain Gang (Fuga dalla prigione) dell’agosto 1930. Norman Ferguson è il papà di Pluto “animato”.

Città:

Topolinia

Prima apparizione nei fumetti:

nella striscia Puppy Love di Floyd Gottfredson pubblicata sui giornali americani l’8 luglio 1931.

Segni particolari:

fedele e giocherellone, curioso e sensibile. Il suo straordinario fiuto si rivela spesso di aiuto nelle indagini che conduce Topolino. topolino.it


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